In un’epoca vicina la guerra è appaltata a due grandi aziende rivali e viene combattuta (in aria) dai kildren, piloti perennemente adolescenti (nati da esperimenti genetici).
Credo che i giapponesi siano affezionati a questi temi perché spesso guardando il film si ha la sensazione di qualcosa di già-visto, (cosa che viene ribadita dai classici volti dell’animazione nipponica mescolati ai modelli in tre dimensioni degli aerei).
Il dramma di questi esseri senza passato, costretti a “vivere una vita senza tempo” insegue quello della guerra infinita che combattono; la prima tematica (quella meno originale) è rappresentata in maniera spesso toccante ma l’occasione di un parallelo con il sistema capitalistico (e la relativa riflessione sulla guerra) rimangono schiacciati sotto la banale (per quanto commovente) storia d’amore.
"E' un lavoro, un mestiere come un altro. Il più forte vince e aumenta i suoi profitti."
Giappone 2008 - 117'
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