Calais è una città nel nord della Francia, la più vicina
alla costa inglese; molti immigrati senza permesso di soggiorno vi si recano per tentare di raggiungere l’Inghilterra.
Bilal è un diciassettenne iracheno e vuole attraversare il canale per raggiungere la ragazza che ama.
alla costa inglese; molti immigrati senza permesso di soggiorno vi si recano per tentare di raggiungere l’Inghilterra.
Bilal è un diciassettenne iracheno e vuole attraversare il canale per raggiungere la ragazza che ama.
Attraverso gli occhi del ragazzino curdo possiamo sentire cosa si prova ad esser trattati come bestie da queste nuove SS (non è un’esagerazione) rischiando la vita per attraversare confini inesistenti, lottando per avere il diritto a vivere, morendo.
Sarà retorica, ma se qualcosa non si smuoverà dentro di voi guardando questo film, allora siete dei vermi.
(...)
Il giovane Bilal dopo un primo tentativo fallito decide di attraversare a nuoto la Manica e comincia quindi a frequentare dei corsi di nuoto durante i quali conosce Simon, istruttore cinquantenne (francese) che lo aiuterà nell’impresa e riuscirà, grazie alla perseveranza e alla passione del giovane, a scrollarsi di dosso la nebbia di indifferenza che pervade la nostra civiltà.
La cosa fantastica di questo film è che, rispetto ad altri del genere (spesso noiosi), risulta solido e dinamico in ogni sua componente, dalla sceneggiatura alla fotografia.
"Si è fatto quattromila chilometri a piedi e adesso vuole attraversare la manica a nuoto. Io non ho neanche saputo attraversare la strada per fermarti."
0 commenti:
Posta un commento