Snow Angels riesce ad essere un’enciclopedia di tutti i drammi possibili nei rapporti umani, e allo stesso tempo ad essere leggero, romantico e originale. Ha il classico alone di film daSundance (quelli recenti), e per quel che mi riguarda è il suo grande pregio, la ragazza che fotografa, il cappellino rosa di Arthur, gli interni, i costumi, tutto è funzionale alla creazione di un ambiente originale che si contrappone ai momenti più drammatici rendendoli doppiamente efficaci. Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Stewart O’Nan ed è proprio il legame con il libro che lo fa sembrare a volte una storia compressa, di cui si presuppone qualcosa; comunque sia vi farà star parecchio male, nel caso.
Snow Angels di David Gordon Green
Arthur e Annie vivono in una nevosa cittadina americana. Lui è uno studente che suona nella banda, lei una madre che ha problemi con l’ex marito alcolista.
Snow Angels riesce ad essere un’enciclopedia di tutti i drammi possibili nei rapporti umani, e allo stesso tempo ad essere leggero, romantico e originale. Ha il classico alone di film daSundance (quelli recenti), e per quel che mi riguarda è il suo grande pregio, la ragazza che fotografa, il cappellino rosa di Arthur, gli interni, i costumi, tutto è funzionale alla creazione di un ambiente originale che si contrappone ai momenti più drammatici rendendoli doppiamente efficaci. Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Stewart O’Nan ed è proprio il legame con il libro che lo fa sembrare a volte una storia compressa, di cui si presuppone qualcosa; comunque sia vi farà star parecchio male, nel caso.
Snow Angels riesce ad essere un’enciclopedia di tutti i drammi possibili nei rapporti umani, e allo stesso tempo ad essere leggero, romantico e originale. Ha il classico alone di film daSundance (quelli recenti), e per quel che mi riguarda è il suo grande pregio, la ragazza che fotografa, il cappellino rosa di Arthur, gli interni, i costumi, tutto è funzionale alla creazione di un ambiente originale che si contrappone ai momenti più drammatici rendendoli doppiamente efficaci. Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Stewart O’Nan ed è proprio il legame con il libro che lo fa sembrare a volte una storia compressa, di cui si presuppone qualcosa; comunque sia vi farà star parecchio male, nel caso.
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